Qual è il compositore che non invecchia mai? In un ipotetico sondaggio presso musicisti di varie estrazioni la risposta sarebbe quasi sempre una sola: Johann Sebastian Bach. Il motivo di questa giovinezza costante e sorprendente (a 350 anni, ormai, dalla nascita del compositore) non è né univoco né facilmente individuabile, perché equamente – ma anche magicamente – distribuito tra i principi tecnici, poetici ed estetici della sua musica. Un aiuto alla comprensione di questa unicità può però venire dal focus tematico che LuganoMusica dedica alla figura di Bach: concerti che offrono un ampio sguardo sulla sua produzione (dalla grandiosità della musica orchestrale e corale, all’intimità del recital per tastiera o per violoncello; dalla purezza matematica dell’Arte della fuga in quartetto, all’imponente architettura delle Variazioni Goldberg in un’inedita versione per due chitarre) ma anche conferenze e incontri che raccontano e spiegano, aprendosi pure a dimensioni inattese come la relazione tra Bach e il jazz.