Evento passato

16 marzo 2022

Sala Teatro

20:30
  • Mascherina obbligatoria
    (> 12 anni)
  • Tracciabilità garantita

Simone Rubino, percussioni

John Cage
The Third Construction

Casey Cangelosi
Bad Touch

Lamberto Curtoni
Quel Metro che ci Avvicina
testi di Mariangela Gualtieri

Alexey Gerassimez
Asventuras

J.S.Bach
Ciaccona in re minore dalla seconda sonata per violino 

Tan Dun
Water Spirit 

Minoru Miki
Marimba Spiritual

«Grazie alla collaborazione con i compositori riusciamo a far evolvere la tecnica delle percussioni, un processo ancora tutto in evoluzione. Non è come per il violino, la cui tecnica è stata messa a punto già con Paganini. Con le percussioni può accadere che domani arrivi un bambino talentuoso e riesca a fare qualcosa che finora non si è mai sentito. Quindi sicuramente i compositori aiutano a rompere i limiti tecnici che tuttora esistono. Limiti tecnici e musicali perché esprimere qualcosa nella musica con uno strumento, ad esempio il pianoforte, è completamente diverso che esprimerlo con le percussioni, o con la marimba. Si tratta quindi di trovare la “lingua” – se possiamo dirlo metaforicamente – più adatta che aiuti a esprimere l’idea o i colori musicali che un compositore vuole».

Nato a Torino nel 1993, Premio Abbiati della critica italiana come migliore musicista del 2017, Simone Rubino ha saputo trasformare le percussioni in uno strumento solista, grazie a un’incredibile energia e a un entusiasmo raggiante. Premi e collaborazioni prestigiose ne hanno fatto un assoluto riferimento, tanto da divenire dedicatario di nuove composizioni e contribuendo a far conoscere un repertorio in cui il ritmo è l’elemento più spiccato. Per lui hanno scritto Avner Dorman, Carlo Boccadoro, Roberto Bocca, Adriano Gaglianello e Aziza Sadikova. Conoscitore di tutti i generi, dal barocco al jazz, rivendica il ritorno all’improvvisazione e sostiene la necessità di uno studio rigoroso della partitura. La musica contemporanea è il suo linguaggio di elezione, un linguaggio che evolve insieme allo strumento che, sin da bambino, ha scelto per le sue inesauribili possibilità tecniche ed espressive.
A Lugano arriva con un programma di brani contemporanei per ogni sorta di strumenti a percussione, dalla marimba fino al corpo stesso.