Henry Purcell
The Fairy Queen

Intervallo 20 minuti

Durata totale 2 ore

Gli spettacoli del coreografo Mourad Merzouki, ci predispongono immediatamente alla gioia, sia perché sono in grado di catturare l’entusiasmo dello spettatore, sia perché invitano a immergersi nella poesia, ognuno secondo la propria inclinazione. Come prova vi basti solo cercare titoli quali Folia, Vertikal o Zéphyr. Con la sua capacità di mettere insieme stili diversi, dal classico al contemporaneo passando dall’hip hop e dalla musica popolare, si cimenta questa volta con il capolavoro di Purcell The Fairy Queen (la regina delle fate), un brillante intermezzo teatrale ispirato al Sogno di una notte di mezza estate, di cui è a sua volta una rivisitazione.

Non sono da meno per bravura i musicisti: sotto la direzione di William Christie, Les Arts Florissants con Le Jardin des Voix mettono in scena un gioiello del Barocco con la compagnia di danza di uno dei coreografi più dirompenti del momento. Pura gioia per gli occhi e le orecchie.

L’opera
The Fairy Queen è la prima opera musicale ispirata a William Shakespeare, capolavoro del teatro musicale barocco e di ogni tempo, messa in scena per la prima volta nel 1692 al Queen’s Theatre di Londra, quasi sicuramente come omaggio alla Regina Mary per il suo compleanno, in un fastoso allestimento che includeva oltre alla musica e al canto anche la danza, la pantomima e un complesso apparato di macchinari scenografici. Mai più rappresentata, la partitura musicale scomparve dopo la morte di Purcell. Il manoscritto scomparve fino al 1903 quando fu rinvenuto nella biblioteca della Royal Academy of Music.
La prima registrazione integrale dell’opera mai realizzata è stata curata soltanto nel 1982 per la Archiv Production, con una sorprendente attenzione filologica e utilizzando strumenti d’epoca, da John Eliot Gardiner, uno dei più importanti e scrupolosi esperti nel recupero e nell’esecuzione del repertorio barocco, che già ne aveva curato l’anno prima, assieme a Peter Holman, la prima esecuzione moderna integrale e filologica, per il Gottingen Handel Festival. Tra le numerose incisioni successive si distingue proprio quella dell’ensemble Les Arts Florissants diretta da William Christie del 1989, eco delle rappresentazioni tenute al Festival di Aix-en-Provence.