Bach e Beethoven - spiriti sommi, vite diverse

Nel ristretto pantheon dei più grandi compositori di tutti i tempi, i nomi di Johann Sebastian Bach e Ludwig van Beethoven sono tra quelli più sfavillanti. Partendo da questa fondamentale sorte comune, si può notare come le loro storie personali e le loro carriere creative abbiano mostrato caratteri affini ma anche divergenti.
Le somiglianze, innanzitutto: entrambi i compositori hanno avuto un impatto enorme sulla musica occidentale e mondiale, partendo dal contesto socioculturale germanico.
La loro influenza era già stata importante per lo sviluppo della musica nel loro tempo ma si è riverberata su numerosi altri compositori delle epoche successive – e questo malgrado Bach fosse ritenuto da alcuni contemporanei come più legato al passato (soprattutto per aspetti tecnici e poetici) salvo poi venir recuperato in tutta la sua prorompente genialità nel secolo successivo.
Le differenze, invece, muovono in primis dalle diverse epoche in cui vissero i due autori: Bach nacque quasi un secolo prima di Beethoven, nel 1685, mentre Beethoven sarebbe nato nel 1770. Di conseguenza, Bach ha vissuto durante il periodo stilistico conosciuto come barocco, mentre Beethoven ha attraversato in pieno la temperie del passaggio tra Classicismo e Romanticismo.
Un’altra fondamentale differenza emerge da un elemento condiviso, ovvero il rapporto con la tastiera, che fu fondamentale per entrambi. La tastiera di Bach era quella dell’organo oppure del clavicembalo, mentre per Beethoven è rigorosamente stata – soprattutto nella fase matura – quella del pianoforte. Dal punto di vista delle opere, accanto al monumentale repertorio per tastiera, Bach si concentrò prevalentemente su composizioni vocali dal carattere sacro, mentre Beethoven si identificò nell’evoluzione della forma sinfonica e del quartetto d’archi. Specializzazioni, queste, che si possono anche ricondurre ai diversi contesti professionali in cui i due si trovarono a operare: Bach lavorò principalmente per il potere ecclesiastico, mentre Beethoven fu contiguo a nobili e monarchi pur mantenendo una certa autonomia e un rapporto conflittuale con l'autorità.
Conflittuale per Beethoven fu, infine, anche la sfera relazionale: il carattere impulsivo e talvolta irascibile lo portò a vivere piuttosto isolato, ebbe poche e brevi relazioni sentimentali, non ebbe figli e il rapporto con la famiglia (genitori, fratelli e nipoti) fu piuttosto contrastato. Bach è invece stato descritto come riservato e devoto, fiero capostipite di una famiglia numerosa e assai premuroso nella vita privata.

Bach e Beethoven - spiriti sommi, vite diverse

Nel ristretto pantheon dei più grandi compositori di tutti i tempi, i nomi di Johann Sebastian Bach e Ludwig van Beethoven sono tra quelli più sfavillanti. Partendo da questa fondamentale sorte comune, si può notare come le loro storie personali e le loro carriere creative abbiano mostrato caratteri affini ma anche divergenti.
Le somiglianze, innanzitutto: entrambi i compositori hanno avuto un impatto enorme sulla musica occidentale e mondiale, partendo dal contesto socioculturale germanico.
La loro influenza era già stata importante per lo sviluppo della musica nel loro tempo ma si è riverberata su numerosi altri compositori delle epoche successive – e questo malgrado Bach fosse ritenuto da alcuni contemporanei come più legato al passato (soprattutto per aspetti tecnici e poetici) salvo poi venir recuperato in tutta la sua prorompente genialità nel secolo successivo.
Le differenze, invece, muovono in primis dalle diverse epoche in cui vissero i due autori: Bach nacque quasi un secolo prima di Beethoven, nel 1685, mentre Beethoven sarebbe nato nel 1770. Di conseguenza, Bach ha vissuto durante il periodo stilistico conosciuto come barocco, mentre Beethoven ha attraversato in pieno la temperie del passaggio tra Classicismo e Romanticismo.
Un’altra fondamentale differenza emerge da un elemento condiviso, ovvero il rapporto con la tastiera, che fu fondamentale per entrambi. La tastiera di Bach era quella dell’organo oppure del clavicembalo, mentre per Beethoven è rigorosamente stata – soprattutto nella fase matura – quella del pianoforte. Dal punto di vista delle opere, accanto al monumentale repertorio per tastiera, Bach si concentrò prevalentemente su composizioni vocali dal carattere sacro, mentre Beethoven si identificò nell’evoluzione della forma sinfonica e del quartetto d’archi. Specializzazioni, queste, che si possono anche ricondurre ai diversi contesti professionali in cui i due si trovarono a operare: Bach lavorò principalmente per il potere ecclesiastico, mentre Beethoven fu contiguo a nobili e monarchi pur mantenendo una certa autonomia e un rapporto conflittuale con l'autorità.
Conflittuale per Beethoven fu, infine, anche la sfera relazionale: il carattere impulsivo e talvolta irascibile lo portò a vivere piuttosto isolato, ebbe poche e brevi relazioni sentimentali, non ebbe figli e il rapporto con la famiglia (genitori, fratelli e nipoti) fu piuttosto contrastato. Bach è invece stato descritto come riservato e devoto, fiero capostipite di una famiglia numerosa e assai premuroso nella vita privata.

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